Per una politica meno barocca
Fu Luigi Barzini, nel suo magnifico libro “Gli Italiani”, a parlare del carattere “perennemente barocco” delle vicende patrie degli ultimi quattro secoli: “inutilmente complicate, oziose, capricciose ed eccentriche.” Il barocco cui si riferiva Barzini era quello definito da Benedetto Croce come “ricerca dell’inaspettato e dello stupefacente”, uno stile non a caso elevato alle sue massime espressioni proprio da noi italiani – “lodati come popolo d’artisti, ma a volte disprezzati come ciarlatani e clown”. Continua a leggere…